In Piazza non per insultare, denigrare, farne un feticcio, calpestare, ridicolizzare, strumentalizzare, usare altre donne più di quanto facciano già certi signori.
Sono scesa in Piazza, e l'ho fatto anche per chi non c'era, non è potuta esserci perchè impegnata come lavoratrice, o come mamma, o moglie, o perchè obbligata a recitare la parte della Non-offesa - tanto si recita che prima o poi ci si convince - per seguire certe strane logiche d'appartenenza ad un partito o gruppo di pensiero. Perchè non posso, non riesco a credere che chi si scalda così tanto contro il burqa, difenda a spada tratta gli harem e chi li mantiene.
Eppure qualche dubbio fra le file delle valchirie di Berlusconi arriva. Ecco cosa dice la Minetti, che si rende conto(solo lei non l'aveva ancora capito...o faceva finta) che la valutazione della sua persona non è proprio proporzionale alla sua bravura ed intelligenza: «Cioè io per la prima volta ho realizzato che lui non mi ha dato quel ruolo perché pensava che io fossi idonea e adatta, mi ha dato quel ruolo perché in quel momento è la prima cosa che gli è venuta in mente. Se non ci fossi stata io, ma ci fosse stata un'altra, l'avrebbe dato a un'altra...»
Io non sono nemmeno lontanamente per il "linciaggio", anche perchè poi, invece che celebrare l'intelligenza si rischia di cadere nell'ocaggine da <<comari di un paesino>>. Io ho semplicemente un altro modello di donna in testa, nella vita come nella politica: una donna come tante delle nostre mamme che hanno fatto e continuano a fare sacrifici, non piegandosi al compromesso, accontentandosi di ciò che c'è piuttosto che sporcare la propria Dignità.
Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanlio, Angelina Merlin, Bianca Bianchi,Ottavia Penna Buscemi.
A tal proposito, cito da un articolo:
RispondiEliminaLe voci che hanno provato a liquidare le manifestazioni sono state deboli come quelle del ministro Maria Stella Gelmini che ha definito tutto come "radical chic", una protesta portata avanti da "poche donne". O quelle del sottosegretario Daniela Santanché che ha detto: "Questa è solo una dimostrazione di odio verso un solo uomo, e loro sono donne manovrate dagli uomini di sinistra. Che fanno pena. Altro che dignità"
Giuro quando l'ho letto mi è venuto il nervoso. Vabè del resto due che dignità non ne hanno non potevano dire qualcosa di diverso -.-'
Comunque bel post :)
Giustamente queste due signore, hanno preferito fare commenti da niente (perchè i numeri parlano chiaro) e hanno una "codona" di paglia non indifferente, perchè la manifestazione era per difendere la dignità delle donne, di tutte le donne. Se si sono sentite chiamate in causa, sanno molto bene chi mette vergogna al "gentil sesso" e all'intera Nazione.
RispondiEliminaCome ho scritto in un commento a quell'articolo di giornale:
RispondiElimina- A prescindere da quale sia il tuo orientamento politico .. se vedi una marea di donne scendere in piazza per reclamare una DIGNITA' ne dovresti essere solo felice.
Invece la Gelmini e la Santanchè si permettono pure di insultare.
Bè del resto loro non sono abituate ad averla una dignità, e a meritarsi le cose.
La prima fa il ministro dell'istruzione sbandierando la sua riforma della meritocrazia e della lotta ai baroni (che non esistono) quando lei è stata la prima a laurearsi con una tesi mediocre e a fare il concorso da avvocato in un'altra città per passarlo subito, e oggi appunto fa il ministro. La seconda fino a poco tempo fa diceva che Berlusconi "le donne le vede solo orizzontali" e ora, da quando lui l'ha presa con se dopo il flop del suo partito, lo venera manco fosse gesù cristo che viene messo in croce.
Ma andassero a zappare la terra va'. -