sabato 12 febbraio 2011

"Devo denunciare Berlusconi, perchè hanno chiamato prima me Papi!"

Questo di cui vi parlerò è il Papi di tutte quelle ragazze tossicodipendenti, prostitute, trans a cui è stata data la possibilità di riscatto, <<l'emancipazione>>.
Questo Papi è Don Gallo, Andrea per i tanti che lo conoscono e gli scrivono, un'esplosione di energia di 82 anni e mezzo.

Parla di democrazia di come l'ha imparata(per la strada, le strade del mondo in Brasile così come nella Barcellona del Franchismo), di come l'ha vista nascere(con un fratello partigiano) e di come ora la vede andare incontro all'eutanasia. (*)

Nonostante il suo percorso di studi - era compagno di studi del Cardinal Bagnasco - Don Gallo non parla nè con i termini nè coi (pre)concetti dell'alto prelato: fra un "belìn" e un'espressione dialettale racconta la legalità attraverso l'assurdità delle storie di vite che incontra, dal sacro naufrago raccolto in mare dalla Marina Militare italiana ed affidato ai deserti di Gheddafi, al timbro necessario ad una ragazza brasiliana per vivere semplicemente su un altro pezzetto del Pianeta Terra. Ma riporta anche alcune storie di riscatto dei suoi ragazzi, della ragazza del Niger che con un lavoro onesto riesce a mandare 30 euro ai fratellini, della trattoria "dei drogati" che nonostante quello che pensa la gente dei gestori, va bene(Trattoria A' Lanterna --> sito )
Don Gallo non ha difficoltà ad ammettere, anche davanti al Cardinale, che i suoi Vangeli di riferimento sono cinque: il quinto quello di Fabrizio De Andrè, un uomo che, come lui, "camminava con gli ultimi" e che non aveva vergogna a chiamarli con il loro nome.

E' critico nei confronti della sua Santa Madre Chiesa, e facendo riferimento alla manifestazione del 13 ("Se non ora, quando?" -  dicendo che se potesse sfilerebbe in bikini), afferma quanto sia assurda la scarsa importanza che essa dà alla donne, anche perchè <<Gesù non diceva: "ama i tuoi fratelli, le sorelle un po' meno">>. Ed ammette, dopo aver letto alla platea la lettera di un ragazzo omosessuale che non trova la persona giusta: <<Chi sono io per dirti chi e come devi amare?>>


Il prete che ha portato il processione San Precario e che fa tanto drizzare i capelli agli alti ranghi della Chiesa, io non so se sia o meno un esempio vicino a quello di Gesù, ma una cosa è certa: è vicino alla gente, tutta, ed è prontamente vicino a tutte quelle persone che subiscono ingiustizie, indipendentemente dal perchè e come. Un uomo che onora il Cielo, ma che vede e sa bene cosa succede sulla Terra.



2 commenti:

  1. brava Sere...la figura di Don Gallo ci fa sempre sperare che "un'altra Chiesa è possibile"

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  2. Magari i preti fossero tutti così!!

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