martedì 26 aprile 2011

"Speriamo che sia femmina" - post di una donna incazzata(molto).

In questo post non troverete molte parole, ma semplicemente una riflessione.

Mi rammarico di quanta strumentalizzazione ci sia attorno alla "questione femminile" in molti settori della società ed in particolare in uno: la politica.
Vedo molti uomini sostenere fortemente un candidato piuttosto che un altro "perchè donna"; ascolto donne affermare a voce alta che la svolta nella "questione femminile" sta nell'ottenere una rappresentante.


Da donna non mi sento meno capace rispetto a quegli uomini 
che svolgono le mie stesse attività ed avverto come valore aggiunto non il mio sesso, ma il mio modo di fare, d'essere, le mie competenze, le mie capacità e le mie attitudini.
Da donna e femminista mi preoccupo che le coscienze di tutte le signore come me trovino tempo e momenti di espressione, occasioni per confrontarsi e (tras)formarsi; mi preoccupo che le donne come me alzino la voce, in quanto cittadine non solo su quelle questioni che gli uomini ci hanno sempre assegnato, ma su tutte quelle che investono la nostra vita(l'economia, il lavoro, la precarietà, la sanità)!

L'augurio è che si smetta con questo incitamento alla diversità, che la si smetta, una volta e per sempre, con la creazione di tifoserie calcistiche prive di significato. Il valore di una persona non dipende dal sesso, in nessun caso.

mercoledì 6 aprile 2011

Ottobre 2010. Gli italiani sono topi di fogna - ecco come ci raffigurano in Canton Ticino!

Eccoci qui ed ecco chi sono i compari in foto: 
il primo è Topo Fabrizio, un piastrellista di Verbania(partendo da sinistra); al centro c'è il Topo Giulio, avvocato italiano, con lo scudo con lo stemma dei Tre-Monti; l'altro topo è Bogdan, il "topo ladro" rumeno(che a differenza dei primi due, ha la canotta con la bandiera europea..i nostri topi sono più patriottici, invece!).

Questi sono i protagonisti di una campagna lanciata dall'UDC(Unione Democratica di Centro) del Canton Ticino, "Bala i ratt"(="ballano i topi"), finalizzata ad attirare l'attenzione su tre tematiche: quella dei frontalieri, ovvero tutti quei lavoratori italiani che abitano al confine e che tutti i giorni vanno a lavorare(rubare lavoro) in Svizzera; la criminalità "d'importazione"(è la prima volta che leggo questo binomio!), perchè gli Svizzeri sono tutti bravi, i "malavermi" sono gli stranieri!(...) e lo scudo fiscale.

L'UDC propone come soluzione la derattizzazione, anche perchè la Svizzera è una bella forma di Emmental da salvaguardare(ma quali mucche, però, hanno prodotto il latte? Solo quelle svizzere? mmh...).

 Agghiacciante è poi il sito del partito, colmo di slogan come "Cacciamo le pecore nere prima che facciano ulteriori danni" sparati accanto a foto di visi tanto sorridenti e rassicuranti.

E' xenofobia? Chi ha pensato, lanciato e realizzato la campagna dice di no.

C’è sempre qualcuno più a nord di noi ...
Negli anni '70 gravi episodi di violenza si sono verificati nei confronti dei nostri migranti italiani in Svizzera. Oggi sono in 45mila quelli che tutti i giorni vanno a lavorare PER la Svizzera: non è rischioso ed irresponsabile raffigurare questa gente come ratti opportunisti? Non è questo incitare alla discriminazione? 
 
I conti non tornano: sono 40mila gli Svizzeri che lavorano in Italia, ma mai nessun Italiano ha fatto storie...con gli Svizzeri... I "föra da i ball"  mica erano per loro!!!


venerdì 1 aprile 2011

Una storia terrificante: FATE ATTENZIONE!!!



Lei conosce lui sul social network "Badoo" e dispiaciuta dal fatto che lui fosse un malato terminale di cancro(finto), decide di mantenere i contatti. Per stargli vicino.
Ben presto, però, l'uomo rivela le sue vere intenzioni e lei, alla luce di ciò, decide di tagliare i ponti.
Da questo momento inizia il calvario per la donna: telefonate, lettere con minacce di morte nei suoi confronti e nei confronti dei figli, invio di foto di donne ferite, di bare, croci. Il culmine viene raggiunto quando l'uomo, creando un account con il nome della donna su un sito di incontri sessuali, le fissa degli appuntamenti. Il citofono della signora, la notte, non prende pace: tanti uomini, adescati dallo stalker, pretendono quelle prestazioni promesse sul sito.
L'uomo, non contento, allarga il suo raggio d'azione minacciando anche i vicini di casa della donna, l'ex marito e persino un suo cugino.
Agli inizi di Febbraio viene chiesto e ottenuto un mandato di arresto europeo dalla polizia postale e dalla squadra mobile di Perugia e l'uomo viene messo agli arresti domiciliari: lui però continua a possedere nella sua casa sia il telefono che un computer collegato ad Internet. Nulla di fatto, in sostanza: l'incubo per la donna non è ancora finito.

La storia che vi ho scritto è stata raccontata in un servizio de "Le Iene" di Mercoledì scorso. Purtroppo questo video è stato rimosso(pare per questioni legali - http://www.facebook.com/pages/Le-Iene/48166220529): solo le immagini avrebbero potuto rendervi l'idea di quanta paura e angoscia esiste nel vivere in una situazione del genere, quella di essere vittime del Cyberstalking.

Attente e attenti alle persone che vi aggiungono fra i propri contatti, prima di tutto! e non vuole essere la ramanzina che vi fa Mamma e Papà, Attente veramente!

E se avvertite che qualcuno, dopo un vostro "No" oppure dal nulla, inizia a contattarvi con insistenza, attraverso recapiti che non gli avete fornito, parlatene! Parlatene con vostra mamma, con un'amica, con la vostra insegnante! Non siete sole/soli!


Qui trovate la notizia più dettagliata:
http://www.umbria24.it/lo-stalker-francese-dopo-le-iene-non-molla-%C2%ABil-primo-maggio-verro-ad-uccidere-i-tuoi-figli%C2%BB/32533.html