sabato 26 febbraio 2011

Aspettando Videocracy, "Torna a casa in tutta fretta c'è il biscione che t'aspetta"

1980 – Silvio Berlusconi acquista Tele Torino Internacional, una emittente televisiva privata di Torino, ed è proprio da li che nasce tutto (o quasi). 
"Torna a casa in tutta fretta c'è il biscione che t'aspetta"
Tele Torino Internacional, venne fondata nel 1976 per volontà dei fratelli Rogirò, che dopo qualche mese si trovarono in grosse difficoltà economiche a causa dei costi di gestione, troppo elevati.
Vendettero quindi, la televisione alla Sapier che era una società che si occupa i pubblicità, la quale investì il capitale per l'acquisto di impianti, scenografie e ampliando la copertura della televisione torinese. Ma cosa aveva di particolarmente interessante questa televisione? A parte la ricca programmazione che copriva un tempo di 12 ore e dove erano trasmessi talk show, quiz, e notiziari, c'era una trasmissione in particolare che faceva impazzire il pubblico....”Spogliamoci insieme” antenato di “Colpo Grosso” in cui la scenografia riproduceva fedelmente un night club, e dove il pubblico poteva telefonare da casa per rispondere a delle domande e, se rispondeva correttamente, a seconda che fossero uomini o donne facevano svestire o vestire delle spogliarelliste prese direttamente da un vero e proprio night club, che poi saranno rimpiazzate con delle casalinghe inscenando lo “strip della vicina di casa” . Nacque così il cosiddetto “sexy quiz”, trasmissione che incollava davanti agli schermi un milione di telespettatori, un numero altissimo considerando che era trasmessa solo nel territorio subalpino ma che venne chiusa verso la fine del febbraio 1978 a causa di una rapina nella pellicceria dello sponsor finita tragicamente, e a causa delle cause legali contro il programma che veniva accusato di oscenità. La proprietà passò nel 1978 agli Agnelli che non gestirono molto bene l'emittente, e infine nel 1980 si passa a Berlusconi.
Questo signore di Milano, era già proprietario di una emittente chiamata “telemilano 58”, e si stava impegnando moltissimo per acquisire frequenze in tutta l'Italia per poter trasmettere finalmente i suoi programmi (nonostante fosse assolutamente illegale). Quando arrivò a Tele Torino asserì che non avrebbe cambiato la struttura dei programmi, ma inspiegabilmente (quasi per magia) il palinsesto trasmesso da TTI venne stravolto a vantaggio di Telemilano 58, ed uno ad uno cessarono anche le trasmissioni indipendenti. Stravolto anche il nome di TTI, chiamandola semplicemente TELE TORINO.
Sabrina Salerno
Prende il via la televisione commerciale, una televisione parallela a quella pubblica della Rai, una televisione che crea una vera e propria rivoluzione culturale nel nostro Paese, quella che propone un modello particolare della società, sotto la spinta dei signorotti della pubblicità, ovvero quello dei soldi, delle donne prosperose, dei “vedo non vedo”, dei quarantenni piacenti imprenditori scapoli, che si godono la vita e fanno con il loro denaro ciò che vogliono; e quindi abbiamo visto Gerry Calà cantare maracaibo, Umberto Smaila condurre Colpo Grosso, Ezio Greggio condurre drive in, Pippo Franco al Bagaglino con i vari Saloon, Rose Rosse, Gran Caffè, Buffoni, Marameo, dove venivano sfoggiate le prime donne con sederi e seni nudi o semi nudi. Per non parlare di quiz televisivi, dove vengono regalati soldi, automobili, viaggi ecc ecc....
La banda degli "yuppies"
Con i grandi consensi riscossi dal pubblico B. ha pensato bene di scendere in campo, e di tuffarsi nella politica, fregandosene dei conflitti di interesse e diventando l'uomo più ricco e potente d'Italia.
Un gran numero di donne viene “assoldato” per far parte del gruppo Mediaset, donne giovani e attraenti, donne che spaccano lo schermo, che entrano nella testa dei telespettatori e che hanno il ruolo di diventare un modello da seguire. Nasce così il fenomeno “Veline” nient'altro che delle showgirl, che fanno dei balletti di circa 30 secondi e delle quali non si conosce la voce, perchè non devono parlare, ma devono sempre e solo sorridere. E poi di riflesso letterine, schedine, meteorine ecc.
Ma chi ha il compito di andare alla ricerca di facce nuove per la televisione del Presidente? E chi ha il compito di farle resuscitare quando il loro grado di popolarità cala? A queste domande ha cercato di dare una risposta un film che si chiama Videocracy (2009), un reportage proprio sulla televisione commerciale di Silvio, dove l'importante è apparire e non saper fare qualcosa. Dove c'è gente disposta a tutto per entrare in televisione, dove a nessuno interessa se sei una donna con sani principi e dove il maschilismo sembra prevalere su tutto il resto.
Si parte da show girl e si finisce come ministro delle pari opportunità o consigliera regionale, o addirittura europarlamentare.
Questa è l'Italia, oggi...........
Fabrizio Corona


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